Ecco il segno di Giona

GIONA

Ecco il segno di Giona di cui ho parlato

Valtorta – Evangelo 344.6

(…) «Udite. IL SEGNO DI GIONA CHE HO PROMESSO (269.10; 342.7) AI MALVAGI E CHE PROMETTO ANCHE A VOI, NON PERCHÉ SIATE MALVAGI, MA ANZI PERCHÉ POSSIATE RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE DEL CREDERE QUANDO LO VEDRETE COMPITO, È QUESTO.

COME GIONA RIMASE TRE GIORNI NEL VENTRE DEL MOSTRO MARINO E POI FU RESO ALLA TERRA PER CONVERTIRE E SALVARE NINIVE, COSÌ UGUALMENTE SARÀ PER IL FIGLIO DELL’UOMO.

PER CALMARE I MAROSI DI UNA GRANDE SATANICA TEMPESTA, I GRANDI DI ISRAELE CREDERANNO UTILE SACRIFICARE L’INNOCENTE.

NON FARANNO CHE AUMENTARE I LORO PERICOLI, PERCHÉ OLTRE SATANA CONTURBATORE AVRANNO DIO PUNITORE DOPO IL LORO DELITTO. POTREBBERO VINCERE LA TEMPESTA DI SATANA CREDENDO IN ME.

MA ESSI NON LO FANNO PERCHÉ VEDONO IN ME LA RAGIONE DEI LORO TURBAMENTI, PAURE, PERICOLI E SMENTITE ALLA LORO INSINCERA SANTITÀ.

MA QUANDO SARÀ L’ORA, IL MOSTRO INSAZIABILE CHE È IL VENTRE DELLA TERRA, CHE INGHIOTTE OGNI UOMO CHE MUORE, SI RIAPRIRÀ PER RESTITUIRE LA LUCE AL MONDO CHE L’HA RINNEGATA.

Ecco dunque che, come Giona fu un segno per i Niniviti della potenza e della misericordia del Signore, così il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Con la differenza che Ninive si convertì, mentre Gerusalemme non si convertirà, perché piena della generazione malvagia di cui ho parlato.

Perciò la Regina del Mezzogiorno sorgerà nel Giorno del Giudizio contro gli uomini di questa generazione e li condannerà. Perché ella venne, a i suoi giorni, dai confini della Terra per udire la sapienza di Salomone, mentre questa generazione che mi ha fra mezzo ad essa non vuole udirmi e mi perseguita e caccia come un lebbroso e un peccatore, Io che sono assai più di Salomone.

ANCHE I NINIVITI SORGERANNO NEL DÌ DEL GIUDIZIO CONTRO LA GENERAZIONE MALVAGIA CHE NON SI CONVERTE AL SIGNORE IDDIO SUO, ESSI CHE SI CONVERTIRONO ALLA PREDICAZIONE DI UN UOMO.

IO SONO DA PIÙ DI UN UOMO, FOSSE EGLI PURE UN GIONA O QUALUNQUE ALTRO PROFETA.

Perciò darò il segno di Giona a chi chiede un segno senza possibili equivoci.

UNO (la risurrezione di Lazzaro n.d.r.) E UN SEGNO (la Risurrezione di Gesù n.d.r.) DARÒ A CHI NON PIEGA LA FRONTE PROTERVA DAVANTI ALLE PROVE GIÀ DATE DI VITE CHE TORNANO PER MIO VOLERE. Darò tutti i segni. E quello di un corpo disfatto che torna vivo e integro, e quello di un Corpo che da Sé si risuscita perché al suo Spirito è dato ogni potere. Ma non saranno grazie codeste. Non saranno alleggerimento della situazione. Né qui, né nei libri eterni. Ciò che è scritto è scritto. E come pietre per una prossima lapidazione, le prove si accumuleranno. Contro di Me per nuocermi senza riuscirvi. Contro di loro per travolgerli in eterno sotto la condanna di Dio agli increduli malvagi.

ECCO IL SEGNO DI GIONA DI CUI HO PARLATO. AVETE ALTRO DA CHIEDERE?». «No, Maestro. Lo riporteremo al nostro sinagogo, che era molto vicino alla verità nel giudicare il segno promesso». «Mattia è un giusto. 344.7 La Verità si svela ai giusti come si svela a questi innocenti che meglio di ogni altro sanno chi Io sono. Lasciatemi, prima di congedarvi, che Io senta lodare la misericordia di Dio dagli angeli della Terra. Venite, fanciulli».