Ultimo Sangue sarà sul gonfalone di Cristo Giudice nel giorno del Giudizio

Ma l’ultimo Sangue non fu sparso sulle zolle, sulle pietre, sui volti e sulle vesti, in luoghi dove l’acqua di Dio o la mano dell’uomo lo poteva lavare e sperdere.
L’ultimo Sangue, raccolto fra il petto ed il cuore che già si gelava e sgorgato per l’ultimo spregio perché nel Figlio di Dio e dell’Uomo non restasse una stilla di liquido vitale ed Io fossi realmente l’Agnello sgozzato per l’olocausto accettevole al Signore l’ultime gocce del Sangue mio non sono andate disperse.
C’ERA UNA MADRE SOTTO QUELLA CROCE!
UNA MADRE CHE FINALMENTE POTEVA STRINGERSI AL LEGNO DELLA CROCE, TENDERSI VERSO LA SUA CREATURA UCCISA, BACIARNE I PIEDI TRAFITTI E RATTRATTI NELL’ULTIMO SPASIMO, E RACCOGLIERE NEL SUO VELO VERGINALE LE ESTREME STILLE DEL SANGUE DEL SUO FIGLIO CHE GOCCIAVANO DAL COSTATO APERTO E RIGAVANO IL MIO CORPO SENZA RESPIRO.
Dolorosissima Mamma mia! Dalla mia nascita alla morte mia Ella ha dovuto soffrire anche per questo: di non poter dare alla sua Creatura quei conforti primi ed estremi che anche il più misero dei figli dell’uomo ha nel nascere e nel morire, e del suo velo ha dovuto far veste per il Figlio neonato e sudario per il Figlio svenato.

QUEL SANGUE NON S’È PERDUTO.

ESSO C’È E VIVE E SPLENDE SUL VELO DELLA VERGINE.

PORPORA DIVINA SUL CANDORE VERGINALE, SARÀ IL GONFALONE DI CRISTO GIUDICE NEL GIORNO DEL GIUDIZIO.»

Valtorta – quaderni – 14 settembre 1943