NOVEMBRE ’62, MIRACOLO A BRINDISI

Jaddico è una Contrada di campagna – ma non distante dal mare- pochi chilometri fuori dal centro abitato di Brindisi. Oggi è conosciuta –google alla mano- per la vendemmia (o il vino o qualcosa del genere) e soprattutto per un Santuario mariano che lì sorge dall’oramai lontano 1962. Ed è nel Novembre del ’62 che accade qualcosa di particolare. E’ il giorno 21, esattamente 57 anni fa…..

L’evento di cui vi parleremo avviene, appunto, in tale contrada e precisamente nei pressi di quel muro diroccato che vedete nella foto sopra. La foto è vecchia e sfocata ma ancor più vecchia è la storia di quel rudere (ma quella è narrata a parte).

Ebbene ecco cosa avvenne: una storia nella storia…

UN MERCOLEDÌ DI FINE AUTUNNO 

E’ un mercoledì di fine autunno, fa freddo nonostante la latitudine e pur essendo appena a novembre. Il 21 novembre per l’esattezza, festa della Presentazione della Vergine Maria al Tempio per i cristiani. Teodoro ha quasi perso le speranze: la ricerca andava avanti da oltre un mese da quando, cioè, in un sogno aveva ricevuto un perentorio “ordine” dalla Tutta Santa.

Cosa aveva chiesto la Madonna e cosa aveva sognato il Vigile Urbano Teodoro D’Amici (oltre un mese prima)  il giorno 17 ottobre? E’ presto detto: sognò di trovarsi sul cantiere di Jaddico dove gli operai stavano lavorando alle fondamenta della nuova chiesa e lui assisteva ai lavori quando uno schizzo di calce lo colpì in pieno viso, anzi: proprio agli occhi! Sentì un forte bruciore e temette di perdere la vista. Ed è a questo punto che gli appare la Madonna, tranquillizzandolo maternamente: “Vai da quella parte – gli diceva la Vergine indicandogli la direzione- e lì troverai l’acqua mia. Poi lavati gli occhi e tutto passerà”.

Ecco il vigile urbano Teodoro D’Amici. All’epoca dei fatti aveva cinquant’anni ed era  padre di tre figli.

“CERCA L’ACQUA MIA”

La Madre di Dio era stata chiara e Teodoro, suo docile servo, fin dal giorno successivo cercò l’acqua proprio come gli aveva indicato. Ma la ricerca, proseguita, nei giorni e nelle settimane successive non diede esito. Comprensibilmente Teodoro stava per scoraggiarsi.

Ma interviene ancora Lei, la Tutta Bella: nella sera del 5 Novembre – siamo nel 62 e fin da Agosto la Vergine si era prodigiosamente mostrata a Teodoro e decine di testimoni avevano assistito alla illuminazione del “muro di Jaddico”– proprio nel corso di tali illuminazioni (questa, per durata, una delle più memorabili: saranno complessivamente 14 nell’arco di nove mesi, da agosto 62 al ventisette maggio del 63) Teodoro udì nitida la voce della Madonna: “Cerca l’acqua mia e la troverai”.
Era il chiaro invito a non abbandonare le ricerche.

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ED ECCO FINALMENTE L’ACQUA…

E finalmente Teodoro trova l’acqua: essa sorgeva da un blocco di cemento con quattro piccoli zampilli. Egli, tutto felice, prese l’acqua con le mani a coppa, si lavò il viso, la testa e la bevve. E’ acqua sorgiva che, liberata da detriti, sassi e canne, proprio in quella zona paludosa appare ora  limpida.
Teodoro si mette in ginocchio, ringrazia la Madonna.
Da quel giorno molti fedeli raggiungono Jaddico per prendere l’acqua e portarla agli ammalati. Tanti ricevono grazie per intercessione di Maria.

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Come detto era il 21 Novembre 1962. Ancora una volta la Madonna aveva chiesto ed ancora una volta lui, Teodoro, docilmente le aveva ubbidito.

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Le immagini sono tratte dal sito ufficiale del Santuario “Maria Madre della Chiesa”