Don Paolo Scquizzato e quei preti che vogliono convincerci che l’inferno non esiste

Ho atteso parecchio prima di scrivere su don Paolo Scquizzato. E per una ragione che potrà sembrarvi stupida: una brava Suora – cui sono grato per molteplici ragioni- diffonde via mail le di lui omelie. Fin dal primo momento mi accorsi degli enormi svarioni teologici (eufemismo) di costui ma per non contristare Suor Costanza non le dissi nulla. E colpevolmente mi tenni le mie perplessità dentro di me.

E tuttavia oggi mi è giunta, puntuale, l’ennesima “perla” di questo sacerdote – è un Religioso Cottolenghino- ed ho rotto ogni indugio, non si può tacere. Anche perché don Scquizzato non è il solo: sono tanti i sedicenti biblisti che coi loro libri e/o attraverso i loro Siti internet distorcono il Vangelo.

DA DOVE ATTINGONO I PRETI PER PREPARARE LE OMELIE

Il guaio è che i nostri parroci preparano le loro omelie attingendo a questi “esegeti”. E non pensate solo a Ermes Ronchi e Paolo Curtaz, Enzo Bianchi, Luciano Manicardi: questi sono solo i più “famosi” (ed i più venduti) ma esiste una schiera di preti che “spezzano la parola” e finiscono coll’orientare le omelie che ascoltiamo la Domenica a Messa, attingendo agli “esegeti” prima menzionati. Tanto nessuno se ne accorge e, soprattutto, sanno che nessuno gli dirà mai niente.

Quale Vescovo avrebbe il coraggio di intervenire per dire che in quel tale libro vi sono affermazioni inesatte? Pensate che persino Papa Paolo VI , nel lontano 1977, ebbe a dire “Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri” (CLICCA QUI)

IL CASO SCQUIZZATO

Ma torniamo a Padre Scquizzato (che ama la musica di Keith Jarrett e Francesco Guccini; l’arte moderna e il teatro dell’assurdo. Se siete interessati visitate il suo Sito e cosi troverete pure le sue omelie) e focalizziamo le nostre perplessità solamente su una sua frase a commento del Vangelo di Domenica prossima, 33^ del Tempo Ordinario, Anno B (Mc 13, 24-32).

Squizzato dice “Al termine della storia, con tutta la sua portata di male, l’ultimo atto di Dio sarà quello di donare la vita a quei peccatori e maledetti che gli hanno tolto la sua.”

Mi auguro che non vi sia bisogno di spiegare il grave errore presente in questa frase: ogni cristiano sa che Gesù è morto sulla Croce per salvarci ma esistono creature che si ostinano nel peccato fino all’impenitenza finale. Sono proprio quei “maledetti” cui il Signore dice “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli” (qui) .

LE PAROLE DI GESU’

Dice proprio così Gesù: “maledetti”. E Squizzato usa proprio quel termine per far credere che tutti – ma proprio tutti: inclusi “peccatori e maledetti”– dopo la morte andranno senza problemi nella Gloria eterna. Perché, con sottile inganno, Squizzato dice che “l’ultimo atto di Dio sarà quello di donare la vita a quei peccatori e maledetti”. No. Non è così.
E non lo dice questo blogger, lo dice la Chiesa: “Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre.” (CLICCA QUI) .
E non credo proprio che ci sia altro da aggiungere. Anzi, si: l’inganno più grande che il diavolo ha fatto è convincere il mondo che lui non esiste. Ma questa è la sua più grande menzogna.